Comunità minori Il Favo

Chi siamo

La Comunità Il Favo nasce il 2 dicembre 1996 ed è ubicata a Caltagirone presso la Città dei Ragazzi. La struttura può ospitare 10 minori a rischio, in forma residenziale, provenienti da tutte le parti della Sicilia di età compresa tra 14 e 18 anni (anche sottoposti a provvedimento dell'autorità giudiziaria). I motivi che determinano l'inserimento in comunità si possono sommariamente ricondurre a carenze affettivo-relazionali a livello familiare; mancanza di validi modelli d'identificazione (incapacità delle figure genitoriali di esercitare positivamente i propri ruoli); evasione scolastica; episodi delinquenziali; abbandono educativo da parte delle istituzioni preposte (famiglia, scuola etc), con conseguente mancanza di regolarizzazione di abitudini e ritmi di vita.
I minori vengono seguiti da una equipe di professionisti:
- 1 operatore responsabile di struttura,
- 1 assi-stente sociale,
- 1 psicologo,
- 4 educatori,
- 1 ausiliaria.
La comunità agisce in base ad un programma individuale. L'obiettivo principale è il reinserimento del minore nella propria famiglia. Le attività svolte sono finalizzate, attraverso un percorso che segue delle tappe graduali, all'inserimento e all'integrazione del minore nella società civile. All'interno della Comunità, ci si adopera affinché siano colmate tutte quelle carenze di base che hanno determinato il rischio di devianza, cercando di ricreare un ambiente familiare nel quale il minore possa crescere serenamente, dove poter vivere un’esperienza di vita regolare, che permetta di avere le stesse opportunità che gli altri coetanei hanno nelle proprie famiglie.

L’azione progettuale segue un percorso a fasi:

  • Pre-accoglienza: incontri con i servizi sociali di riferimento, con il minore e la famiglia, finalizzati alla piena conoscenza del vissuto del minore;
  • Accoglienza e valutazione: inserimento in comunità e a scuola; somministrazione di test psico-attitudinali; eventuali visite mediche;
  • Inserimento e integrazione: vita comunitaria e frequenza scolastica regolare; attività di recupero scolastisco, ludiche e sportive; gite ed attività estive; acquisizione di abitudini relative all'autonomia di base (igiene e cura della persona e dell'ambiente); interiorizzazione delle norme primarie di comportamento; contatti calendarizzati con famiglia e servizi;
  • Dimissioni: al compimento della maggiore età oppure, più frequentemente, al raggiungimento degli obiettivi prefissati, il minore può fare ritorno in famiglia.

Insieme si può

La comunità svolge il proprio servizio, avvalendosi della collaborazione della Regione, di Comuni, Scuole, Diocesi, Comunità di Capodarco, Caritas, C.N.C.A., C.R.C.A., C.R.O.A.M. ed altre realtà presenti sul territorio, cercando di tessere reti sempre più solide per il bene dei ragazzi che vengono affidati ad essa.
La comunità si avvale del supporto di alcuni volontari che dedicano il loro tempo ai minori e dei ragazzi in Servizio Civile. Dal 2001 al 2004, grazie alla collaborazione con la CARITAS diocesana, la comunità inizia l’esperienza del Servizio Civile avvalendosi del supporto degli obiettori e ragazze del Servizio Civile. Dal 2004 al 2009 e dal 2016 al 2019, l’Associazione Il Favo, grazie alla sua appartenenza alla Comunità di Capodarco, ha impegnato ragazze e ragazzi in Servizio Civile, destinati ai vari progetti che gestisce e dal 2021 è iniziata una nuova collaborazione con l’ente nazionale del Cesc Project che porta avanti i progetti del Servizio Civile Universale.

La nostra mission

Ripercorrendo il cammino intrapreso dal 1996, scorrono nelle nostre menti i ricordi dei minori che hanno viaggiato insieme a noi, ragazzi che si sono lasciati guidare, amare, accompagnare in un percorso di vita non sempre facile. Nelle nostre menti e nei nostri cuori è scolpito il ricordo dei loro volti, dei loro sorrisi, delle loro fragilità, ognuno di loro ha lasciato un pezzo di sé all’interno della nostra storia. Molti minori divenuti ormai uomini, continuano a mantenere il legame costruito negli anni trascorsi in comunità non solo per ricordare la loro permanenza in struttura, ma anche per continuare a confrontarsi, chiedendo dei consigli, condividendo il loro presente, spesso ricco di gratificazioni lavorative e familiari. Tante sono le soddisfazioni e i risultati raggiunti, divenuti col tempo gesti concreti di riconoscimento del lavoro svolto e ciò non solo ci riempie di orgoglio ma ci dà l’opportunità di vedere e sperimentare che i “semi” piantati e coltivati, durante la loro adolescenza, sono maturati divenendo meravigliosi frutti! Passione, impegno, disponibilità, condivisione, contatto e amore sono solo alcuni degli ingredienti che giornalmente mettiamo in campo per rendere possibile, nei confronti di questi ragazzi, un cambiamento!
Quotidianamente affrontiamo le parecchie difficoltà che si presentano lungo il tortuoso percorso della vita di ciascun minore, facendogli sentire la presenza e il sostegno di una persona adulta, cercando di rattoppare i loro cuori, ricucendo le loro ferite, trasformando le loro urla in canti, supportandoli nella gestione delle loro emozioni e dello stress.
Il nostro impegno quotidiano, come comunità, sarà sempre quello di accompagnare, sostenere e guidare i ragazzi lungo il loro cammino, sperimentando insieme a loro nuove metodologie, nuovi modelli, offrendo loro una flessibilità diversa, dei linguaggi nuovi e proposte accattivanti che possano colmare la “mancanza” indefinita, quel nulla che rappresenta l’anima del desiderio, donandogli la consapevolezza della loro essenza, unica, meravigliosa e insostituibile.

Nessun ragazzo è perduto se ha qualcuno che gli cammina accanto, un compagno di viaggio capace di far uscire il meglio di ognuno di loro suonando insieme tutta un’altra musica.